Toilet Paper Museum – Il museo che nessuno osava fondare (ma qualcuno doveva pur farlo)
Benvenuti al Toilet Paper Museum, il primo museo online interamente dedicato alla carta igienica proveniente da tutto il mondo. È una collezione seria? Non proprio. Cosa c’è di più irrilevante di un foglio di carta igienica? Probabilmente nulla. Ed è proprio questo “non-valore” che, inizialmente, mi ha incuriosito e conquistato.
Mi chiamo Simone Paganoni, vivo a Bergamo e, da circa un anno, raccolgo, catalogo e studio rotoli, pubblicità e gadget legati alla carta igienica – o “medicated paper”, come venne registrata dal suo inventore Joseph Gayetty nel 1857.
Nel corso dei mesi, man mano che cercavo, trovavo e documentavo, ho capito che non si trattava solo di carta: ogni pezzo racconta una storia. Rappresenta un frammento, spesso sorprendente, della cultura materiale umana.
Dalle confezioni minimaliste della DDR alle tirature commemorative ironiche americane, dai rotoli certificati halal a quelli utilizzati a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, la carta igienica ha assunto ruoli insospettabili. È stata usata per: promuovere l’igiene (Inghilterra, Panama e altri), deridere o attaccare dittatori (da Hitler a Bin Laden, da Saddam Hussein a Putin), fare sondaggi nelle campagne elettorali americane, strappare un sorriso (con battute, scherzi e giochi tipografici), scrivere libri (Giappone), sostituire francobolli (Austria), trasmettere messaggi dal carcere (Bielorussia), comporre spartiti musicali (Cecoslovacchia), costruire strade (Olanda), creare opere d’arte (vedi sezione Arte). Ogni rotolo (alcuni prodotti con cartoni del latte riciclati: Giappone) è lo specchio di un’epoca, di un paese, di un’idea – e talvolta anche di un regime.
Il progetto ha due obiettivi principali: Documentare e contribuire alla ricerca e alla catalogazione di oggetti spesso dimenticati. Condividere, creando uno spazio di incontro per chi – con curiosità, nostalgia o spirito collezionistico – desidera scambiare storie, immagini e, perché no, anche veri e propri rotoli.
Certo, c’è anche dell’ironia. Perché sì, ridere fa bene. Ma la carta igienica è stata (e continua ad essere) una silenziosa, tenace protagonista della nostra quotidianità.
Sfoglia le sezioni, viaggia tra i paesi, scopri i pezzi più rari. E se anche tu hai trovato un rotolo “storico” nel tuo cassetto… scrivimi! Il museo è sempre aperto !
La maggior parte degli oggetti elencati in questo sito sono presenti nella mia collezione (accanto agli oggetti che non ho, vi è la scritta: "NON presente in collezione")
A Giugno 2025 la collezione conta 338 pezzi (rotoli, pubblicità e gadget) - provenienti da 68 nazioni.
Nel sito sono catalogati 513 pezzi (rotoli, pubblicità e gadget) compresi esemplari storici non ancora in mio possesso ma degni di nota, sono citate 141 curiosità legate alla carta igienica in 54 nazioni e, nella sezione arte, sono elencate 16 opere d'arte avente per oggetto la carta igienica
I pezzi presenti in collezione provengono da:
Europa: Austria, Cecoslovacchia, Danimarca, DDR, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Italia, Jugoslavia, Lettonia, Malta, Moldavia, Olanda, Polonia, Portogallo (Capo Verde), Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ucraina.
Asia: Armenia, Cina, Filippine, Giappone, Hong Kong, India, Indonesia, Israele, Malaysia, Myanmar, Nepal, Sri Lanka, Thailandia, Tibet, Turchia, Russia, URSS, Uzbekistan
Americhe: Argentina, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Honduras, Panama, Perù, Porto Rico, Rep. Dominicana, Uruguay, USA
Africa: Angola, Burundi, Congo, Egitto, Etiopia, Ghana, Kenya, Marocco, Mauritius, Seychelles, Sud Africa, Tanzania, Togo, Tunisia, Uganda
Oceania: Australia, Nuova Zelanda
Diversi amici mi hanno aiutato nella ricerca di pezzi strani e stravaganti: Lorella Vavassori (una confezione dall'Egitto) - Laura Montenero (una confezione dalla Lettonia) - Yvonne (una confezione dalla Francia e una dall'Egitto) - Marco Carozzi (una confezione da Capo Verde) - Luca Fretti (New York - USA) - Luca Ghilardi (vecchia confezione americana) - Richard Scaccabarozzi (Festival Orlando) - Rosella (una confezione dalla Nuova Zelanda) - Peter Hide 311065 (per avermi donato un pezzo artistico dal lui ideato) - Manikraft Brasile per aver contribuito a ricostruire la storia di un vecchio rotolo - Zaida (due rotoli dalla Bolivia) - Luisa Scandella (un rotolo dall'Angola)
L’intero contenuto di questo sito registrato può essere citato facendo riferimento all’autore: Simone Paganoni – Via Carducci – 24127 Bergamo – email: s.paganoni@yahoo.com
Alcune immagini presenti in questo sito sono state ottenute via internet. Non vi è nessuna intenzione di infrangere copyright per cui, se ciò dovesse capitare, inviatemi una e-mail e provvederò alla rimozione delle immagini o a segnalarne la provenienza.
DATAZIONE: la mancanza di un catalogo ufficiale, rende spesso difficoltoso collocare temporalmente i singoli oggetti. L’anno di produzione è stato indicato solo quando la datazione è certa. Se la datazione è presunta, accanto all’anno, compare un “?”. In altri casi sono riuscito ad indicare solo il periodo in cui l’oggetto può essere stato prodotto (es: “dal 1993 al 1997”).