La Repubblica Democratica Tedesca (RDT) (in tedesco: Deutsche Demokratische Republik, abbreviato in DDR), comunemente indicata come Germania dell'Est, fu uno Stato socialista esistito dal 1949 al 1990. Si estendeva sul territorio corrispondente alla zona di occupazione della Germania assegnata all'Unione Sovietica alla fine della seconda guerra mondiale. Sorse in contrapposizione alla Repubblica Federale di Germania, allora nota anche col termine colloquiale di Germania Ovest, che includeva le altre tre zone di occupazione in cui era stato suddiviso il territorio tedesco; fu parte del Patto di Varsavia e del Comecon. La capitale era posta nel settore orientale di Berlino, indicata ufficialmente in tedesco come Berlin, Hauptstadt der DDR (Berlino, capitale della DDR)
Nella DDR c'erano diversi produttori, come la "VEB Vereinigte Zellstoff- und Papierfabriken Merseburg" o la "VEB Papierfabriken Heiligenstadt"
Probabilmente, per un breve periodo, entrarono, nella DDR anche alcuni prodotti importati dalla Polonia prima della chiusura temporanea dei confini, come la carta del marchio "KZP" da Jelenia Góra.
La carta igienica non era sempre disponibile in tutta la DDR. Per valutare il reale fabbisogno della popolazione, furono adottate misure molto pratiche: nel 1968, i dipendenti dell' "Ufficio statale per la carta" furono invitati a "segnalare il consumo di carta igienica in base al numero di rotoli utilizzati al giorno". Il risultato fu che il cittadino medio della DDR necessitava di cinque strati di carta igienica al giorno.
Nella DDR tutti i prodotti di carta erano scarsi, afferma Stefan Wolle (storico e Direttore scientifico del Museo DDR di Berlino). "Questo riguardava anche i fazzoletti di carta, i pannolini di carta, i rotoli di cellulosa e così via. A volte non c'era nemmeno carta per le macchine da scrivere e buste in quantità sufficiente". Una ragione era che la maggior parte dei prodotti di carta veniva ottenuta principalmente dal legno, ma il legno era insufficiente. In questo contesto, la DDR cercò di affrontare la carenza attraverso un sistema chiamato "Sero-Erfassung" dove "Sero" sta per materie prime secondarie, ovvero il riciclo.
Un esempio: se si consegnava carta vecchia raccolta nei punti di raccolta designati, si riceveva 0,30 marchi della DDR per chilogrammo di giornali e riviste legati insieme. Vecchi quaderni scolastici legati insieme venivano addirittura ricompensati con 0,50 marchi della DDR per chilogrammo. Tuttavia, anche con il riciclo, la cronica carenza di legno poteva venire compenata solo marginalmente.
Wooc
01.11.010 marca Wooc - scritte sul rotolo: "Aktiv fur unsere umwelt ! - 100% altpapier - Toilettenpapier aus dessau ungebleicht" - traduzione: "Attivi per il nostro ambiente! - 100% carta riciclata - carta igienica di Dessau non sbiancata" - anno: quasi certamente databile tra il 1970 e il 1976 - lunghezza: 35 metri
Il rotolo WOOC venne prodotto dagli stabilimenti del VEB Vereinigte Zellstoff‑ und Papierfabriken Merseburg, nello specifico nel Werk III situato a Dessau, parte del grande Kombinat Zellstoff und Papier della DDR. Questa fabbrica era conosciuta per la produzione di carta non sbiancata, spesso fatta con alte percentuali di carta riciclata (Altpapier), in linea con la propaganda ambientale del regime (“Aktiv für unsere Umwelt!”). La versione "ungebleicht" (#non sbiancata#) conferma il suo orientamento verso prodotti più economici e ecologici. Il 21 agosto 1976, un vasto incendio devastò parte significativa del Werk 3 a Dessau, distruggendo 1 500 m² tra catene di produzione, magazzini e rotaie di carico. Furono danneggiate almeno due macchine per la produzione della carta e furono coinvolti grandi stock di carta riciclata, compreso il materiale per i rotoli di tipo WOOC. Il danno stimato ammontò a circa 2,7 milioni di marchi DDR, prima ancora di considerare le perdite dovute all’interruzione della produzione. Il motivo dell’incendio fu individuato nella caduta di un fascio di trucioli caldi su carta riciclata – un segno delle condizioni di sicurezza industriali – che si propagò rapidamente per il vento. Questo rotolo WOOC non solo riflette le caratteristiche tecniche e ambientali dei prodotti cartari DDR, ma porta anche con sé la testimonianza indiretta di un evento significativo nella sua storia produttiva.
Il VEB Papierfabriken Heiligenstadt, noto anche come Heipa, era un'importante azienda della Germania Est (DDR) specializzata nella produzione di carta. Faceva parte del VEB Kombinat Zellstoff und Papier Heidenau, una delle principali organizzazioni industriali nel settore della carta e del cartone della DDR.
La fabbrica di Heiligenstadt è stata fondata nel XIX secolo. Nel periodo della DDR, è stata nazionalizzata e trasformata in un "Volkseigener Betrieb" (VEB), ovvero un'impresa di proprietà popolare. Negli anni '70, la produzione si concentrava principalmente su carta per uso domestico e industriale. Nel 1979, con la riorganizzazione dell'industria cartaria nella DDR, il VEB Papierfabriken Heiligenstadt è stato integrato nel Kombinat Zellstoff und Papier Heidenau, unendo diverse fabbriche della regione per ottimizzare la produzione e la distribuzione. Il VEB Papierfabriken Heiligenstadt ha cessato la sua attività poco dopo il 1990. Fondato nel 1979, comprendeva numerosi stabilimenti in tutta la Sassonia, tra cui Heidenau, Penig, Greiz, Kriebstein, Hainsberg e Heiligenstadt. Nel 1990, al momento della sua dissoluzione, il Kombinat impiegava circa 30.660 persone. Per approfondire la storia del VEB Papierfabriken Heiligenstadt e del Kombinat Zellstoff und Papier Heidenau, è possibile consultare gli archivi storici, come il Sächsisches Staatsarchiv.
Tipologia di prodotti: carta igienica, carta per uso domestico e sanitario, carta per imballaggi e uso industriale (in quantità minore). Durante il periodo DDR, la fabbrica utilizzava tecnologie spesso di origine sovietica o di produzione locale, con un forte focus su quantità e produzione di massa più che su innovazione tecnologica. Tuttavia, gli impianti erano ben integrati con il sistema di distribuzione centrale della DDR, che garantiva una buona diffusione dei prodotti nei mercati interni. Essendo una delle grandi fabbriche VEB, l’azienda rappresentava un importante datore di lavoro locale con migliaia di dipendenti. Le fabbriche VEB avevano anche un ruolo sociale rilevante, partecipando ad iniziative comunitarie e garantendo una certa stabilità lavorativa, tipica del modello socialista.
Il Kombinat non era una singola fabbrica, ma un conglomerato di più stabilimenti in Sassonia e dintorni che coordinava la produzione, la ricerca e la distribuzione dei prodotti di cellulosa, carta tissue e carta speciale. Il Kombinat aveva rapporti di cooperazione con altri paesi del blocco sovietico, esportando parte della produzione e importando materie prime o tecnologie da URSS, Polonia, Cecoslovacchia e altri. Con la caduta del muro e la riunificazione tedesca (1989-1990), le aziende VEB sono state rapidamente privatizzate, chiuse o ristrutturate. Molte fabbriche come quella di Heiligenstadt non hanno potuto competere nel mercato libero e hanno cessato l’attività o sono state convertite a nuove produzioni.
VEB Papierfabriken Heiligenstadt
01.11.050 carta igienica rosa prodotta dalla VEB Papierfabriken Heiligenstadt Kombinat Zellstoffe und Papier Heidenau - periodo: fra il 1978 e il 1986
Papier Topa 2 – TGL 28977 geprägt, farbig
→ Tipo di carta Topa 2, goffrata (geprägt) e colorata (farbig)
→ Standard tecnico TGL 28977, introdotto negli anni '70 nella DDR per la classificazione della carta igienica.
ZAK-Nr.: 15585400003038 556 – Codice articolo centralizzato
HSL-Nr.: 57165350 – Codice di pianificazione socialista (HSL = Hauptsachgruppenliste)
EVP – 50 M – Prezzo al pubblico fisso: 50 Pfennig
Prodotto da: VEB Papierfabriken Heiligenstadt im Kombinat Zellstoff und Papier Heidena situata a Heiligenstadt, nella Turingia (DDR). Parte del Kombinat Heidenau, un conglomerato industriale per la produzione di cellulosa, carta e derivati. Produzione centralizzata e orientata a coprire il fabbisogno nazionale della DDR
Questo rotolo ha carta più chiara (rispetto al 01.11.060) e pare leggermente più raffinata (goffrata), ma è sempre riciclata. Il layout e il font sono molto simili al precedente, ma il colore dell'inchiostro è blu, non nero. Stesso prezzo (EVP 50 M), quindi si tratta ancora di un prodotto base, non di lusso
La carta igienica crespata colorata della VEB Papierfabriken godeva di una dubbia reputazione tra i cittadini della DDR e tra i visitatori provenienti dai paesi non socialisti. Quasi leggendario per la sua scomoda ruvidità, il crêpe rosa diede origine a una battuta molto cruda, ancora oggi comune nella Germania dell’Est: “Perché la carta igienica nella DDR è così ruvida? In modo che ogni culo diventi rosso!”
VEB Papierfabriken Heiligenstadt (2° tipo)
01.11.060 (secondo modello) prodotto dalla VEB Papierfabriken Heiligenstadt Kombinat Zellstoffe und Papier Heidenau - periodo: fra il 1978 e il 1985
Papier Topa 2 – TGL 28977, gesprenkelt, farbig
→ Tipo di carta "Topa 2", secondo lo standard TGL 28977 della DDR. "Gesprenkelt, farbig" significa spruzzato, colorato.
ZAK-Nr. 1558540 005089 556 – Codice ZAK (Zentraler Artikelkatalog)
HSL-Nr. 57165250 – Codice di classificazione per la pianificazione economica
EVP – 50 M → Prezzo ufficiale di vendita: 50 Pfennig della DDR
Fabbrica: VEB Papierfabrik Heiligenstadt, parte del Kombinat Heidenau, un conglomerato industriale del settore carta e cellulosa. Situata a Heiligenstadt, in Turingia (ex DDR). Era una delle più importanti cartiere statali (VEB = Volkseigener Betrieb) della DDR. Faceva parte del Kombinat Zellstoff und Papier Heidenau, un gruppo industriale con diverse sedi specializzate in carta igienica, cartone, cellulosa, ecc. La Heiligenstadt era nota per carta igienica economica destinata al mercato interno e istituzionale (ospedali, scuole, ecc.).
L'indicazione TGL 28977 e il design del rotolo indicano che: TGL (Technische Güte- und Lieferbedingungen) è lo standard tecnico usato nella DDR.
Il codice 28977 è stato adottato intorno al 1977, e si riferisce specificamente alla qualità e classificazione della carta igienica. Il prezzo EVP 50 M (Mark der DDR) e lo stile di stampa suggeriscono una produzione tra il 1978 e metà anni '80.
Il VEB Vereinigte Zellstoff- und Papierfabriken Merseburg era un'importante azienda della Germania Est (DDR), specializzata nella produzione di carta e cellulosa. Situata a Merseburg, nella regione della Sassonia-Anhalt, faceva parte del più ampio Kombinat Zellstoff und Papier Heidenau, un conglomerato industriale che raggruppava diverse fabbriche nel settore della carta e della cellulosa. La produzione di carta a Merseburg ha radici storiche profonde, risalenti al 1717 nella Dammmühle, situata dove oggi sorge l'edificio dell'AOK. Nel 1855, Carl Gottlieb Dietrich acquisì la Königsmühle e, con l'aiuto di August Bickel, installò la prima macchina per la produzione di carta nel 1856. Nonostante un grande incendio nel 1874 e i danni causati dai bombardamenti del 1944, l'azienda fu ricostruita e nel 1948 fu nazionalizzata, diventando parte del sistema delle imprese statali della DDR. Nel corso degli anni, la produzione si diversificò, includendo carta per uso domestico, carta per imballaggi e carta speciale. Nel 1979, l'azienda fu integrata nel Kombinat Zellstoff und Papier Heidenau, unendo diverse fabbriche della regione per ottimizzare la produzione e la distribuzione. Il VEB Vereinigte Zellstoff- und Papierfabriken Merseburg comprendeva diversi stabilimenti: Werk I Merseburg: Sede principale dell'azienda, situata a Mühlberg 7/15, Werk II Coswig/Anhalt: Specializzato nella produzione di carta, Werk III Dessau: Impianto dedicato alla produzione di carta igienica e altri prodotti per uso domestico. Un incendio nel 1976 danneggiò gravemente una parte dell'impianto, ma la produzione fu successivamente ripristinata, Werk IV Bernburg: Specializzato nella produzione di carta per imballaggi, Werk V Bitterfeld: Produzione di carta speciale, Werk VI Wehlitz: Specializzato nella produzione di cellulosa.
Il VEB Vereinigte Zellstoff- und Papierfabriken Merseburg era noto per la produzione di: carta igienica: prodotta principalmente nello stabilimento di Dessau, con marchi come "Toilettenpapier" e "Zellstoffpapier", carta per uso domestico: carta per tovaglioli, fazzoletti e altri prodotti simili, carta per imballaggi e carta speciale per applicazioni specifiche, come la produzione di sacchi per l'industria chimica. Nonostante le limitazioni tecnologiche dell'epoca, l'azienda cercava di mantenere standard di qualità elevati, spesso utilizzando materie prime riciclate per la produzione.
Non ho rotoli prodotti da questa fabbrica
CURIOSITA'
Spie della Guerra Fredda setacciano la carta igienica sovietica usata alla ricerca di indizi.
L'operazione Tamarisk è stata definita una delle operazioni di spionaggio di maggior successo dell'epoca. (articolo di Urvija Banerji del 17 marzo 2016)
In una fredda alba nella Germania dell'Est del 1981, due agenti segreti britannici si insinuarono in territorio nemico in cerca di informazioni. Nello specifico, queste spie pluridecorate stavano setacciando il campo di addestramento sovietico alla ricerca di carta igienica sporca.
Lo spionaggio durante la Guerra Fredda sembra essere stato più glamour, o almeno più igienico. Tuttavia, alcune informazioni non si possono ottenere con un appostamento o un'intercettazione telefonica. In effetti, una delle operazioni di spionaggio di maggior successo del blocco occidentale durante la Guerra Fredda prevedeva che gli agenti rovistassero tra le bende insanguinate e gli articoli igienici abbandonati del nemico.
L'Operazione Tamarisk iniziò durante la guerra sovietico-afghana, combattuta dal dicembre 1979 al febbraio 1989. All'epoca, la Germania Est e la Germania Ovest erano occupate da quattro potenze: Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Unione Sovietica. Attraverso un accordo reciproco noto come missioni di collegamento militare, le nazioni alleate e l'Unione Sovietica avevano ottenuto il permesso di schierare un numero limitato di personale dell'intelligence militare nei rispettivi territori tedeschi.
Originariamente, le missioni erano concepite come squadre di collegamento che avrebbero dovuto migliorare i rapporti tra le forze di occupazione occidentali e quelle sovietiche, ma ben presto divennero una forma legalizzata di spionaggio per entrambe le parti.
I metodi di intelligence utilizzati da queste spie legali spaziavano dai più elementari ai più ingegnosi. Per saperne di più sulla guerra sovietico-afghana, la Missione Britannica (BRI XMIS) ebbe l'idea di rovistare tra i cassonetti fuori dagli ospedali militari sovietici nella Germania dell'Est, oltre la Cortina di Ferro. Medicazioni per ferite ben usate e altri materiali freschi di reparto venivano insacchettati e inviati per l'analisi. I campioni rivelarono schegge di proiettili e altre armi, le cui origini sarebbero state poi scoperte dopo ulteriori analisi. Gli agenti del BRIXMIS frequentavano anche i cimiteri militari dietro gli ospedali e annotavano i nomi e le date di morte dei soldati sovietici deceduti.
Alle squadre di collegamento britanniche, francesi e americane era vietato visitare le aree della Germania Est dove si svolgevano esercitazioni militari, ma una volta completate le manovre, anche queste aree venivano setacciate. In "Beyond the Front Line: The Untold Exploits of Britain's Most Daring Cold War Spy Mission", Tony Geraghty spiega: "Setacciare i detriti delle esercitazioni militari, inclusi escrementi umani e altro, era una tecnica preziosa che a volte produceva perle di intelligence".
Questa forma di rovistare nei cassonetti, scrive Geraghty, "era stata da tempo edulcorata all'interno della Missione con il nome in codice "Operazione Tamarisco". A causa della popolarità della pratica, "to tamarisk" (raccogliere rifiuti) divenne un verbo nel gergo della Missione, sebbene almeno un sergente britannico preferisse descriverla come "shit-digging" (scavare nella merda).
Un elemento cruciale dell'intelligence che informava le missioni occidentali durante le loro operazioni di tamarisking era il fatto che la carta igienica non veniva distribuita alle truppe sovietiche impegnate nella Germania Est. Di conseguenza, questi soldati erano costretti a usare qualsiasi tipo di carta avessero con sé. Per lo più, usavano lettere provenienti da casa, ma a volte anche documenti militari segreti.
Questi documenti scartati erano incredibilmente importanti per le missioni occidentali, poiché potevano fornire informazioni inestimabili su "tutto, dai cifrari all'intelligence sui livelli di morale e anche sulle relazioni tra esercito, partito e MGB sul campo", scrive Richard J. Aldrich in The Hidden Hand: Britain, America and Cold War Secret Intelligence. "Le abitudini disordinate dell'esercito sovietico si sono costantemente rivelate una delle fonti di materiale più sorprendenti", scrive Aldrich. Passando al setaccio le aree di esercitazione e i poligoni di tiro sovietici si potevano trovare "carta igienica improvvisata", come "quaderni e tabelle di materiale appena arrivato con fonti e numeri di serie per le attrezzature più recenti". Queste informazioni erano "polvere d'oro per il crescente esercito di analisti di Londra e Washington", spiega Aldrich – non che non ci facessero anche battute. Alcuni agenti incaricati di esaminare i documenti inquinati avevano un senso dell'umorismo piuttosto puerile e "si divertivano a 'inoltrarsi' a vicenda alcuni di questi sgradevoli documenti di intelligence per 'ulteriori analisi'". Durante una missione di tamarisking a Neustrelitz, una località tranquilla nel nord della RDT, gli agenti del BRIXMIS trovarono un registro militare sovietico che rivelava dati top secret sul tipo di corazza, i punti di forza e di debolezza dell'ultimo carro armato russo, e conteneva persino informazioni sul suo successore proposto. Le informazioni causarono un enorme scalpore presso la divisione di intelligence tecnica della NATO e, secondo Geraghty in Beyond the Frontline, "avviarono un programma di emergenza per acquisire un nuovo missile anticarro noto come 'penetratore a lunga asta' ... [che è] ora in servizio presso l'esercito britannico".
Un'altra operazione di tamarisking intrapresa nel 1981 ebbe effetti quasi altrettanto impressionanti. Il Maggiore Jim Orr, un soldato del Reggimento Paracadutisti in servizio con il BRIXMIS, insieme al Sergente Tony Haw, perlustrò un'area di addestramento vicino a Cottbus, utilizzata dai paracadutisti sovietici. Orr e Haw si trovarono al riparo alle prime luci dell'alba, rovistando tra i rifiuti sovietici. Qui, come altrove, trovarono la stessa carta igienica improvvisata. Secondo Geraghty, Orr vide un soldato russo uscire per i propri bisogni nel bel mezzo dell'operazione, e i due agenti evitarono per un pelo di essere visti. Ma nonostante dovessero allontanarsi di corsa, i due finirono per trovare "alcuni documenti maleodoranti" che furono poi "riassemblati e analizzati a Berlino", e includevano "documenti che rivelavano il programma di addestramento della brigata e, cosa ancora più importante, un opuscolo dell'Ordine di Battaglia che rivelava che alcune unità erano formazioni a 'guscio'", scrive Geraghty.
"Scavare roba" potrebbe non essere stato così impopolare tra gli agenti come si potrebbe pensare. Se scovavano qualcosa di prezioso, questo aiutava sia la loro carriera che lo sforzo bellico sotto copertura. "Mi è sembrato di essere stato coinvolto in un sacco di operazioni di tamarisco", spiegò in seguito Orr a Geraghty. "Alla fine mi sono offerto volontario per una sorta di piacere masochista." L'Operazione Tamarisk è stata descritta come una delle operazioni di spionaggio più riuscite, seppur meno note, della Guerra Fredda.