Il Tibet è una regione storico-geografica dell'Asia orientale, localizzata sull'omonimo altopiano, dal 1951 annessa dalla Cina, sebbene rivendichi una sua autonomia e indipendenza politica, infatti esiste un governo tibetano in esilio denominato Amministrazione centrale tibetana. Ha una popolazione di circa 3.180.000 abitanti e, a causa dell'altitudine media di 4900 m s.l.m. è conosciuto anche come "terzo polo" o "tetto del mondo". Lhasa è la capitale tradizionale del Tibet e ora costituisce la capitale della Regione Autonoma del Tibet. Storicamente la popolazione del Tibet è costituita primariamente da tibetani. Altri gruppi etnici includono i monpa, lhoba, mongoli e hui. Il Governo tibetano in esilio stima che vi siano 7,5 milioni di non tibetani introdotti dal governo cinese per nazionalizzare la regione, contro 6 milioni di tibetani, e ritiene che la recente apertura della ferrovia del Qingzang, che collega Lhasa con Pechino in 40 ore, faciliterà l'afflusso di persone da altre province cinesi. Secondo il Governo cinese, la Regione Autonoma del Tibet è abitata al 92% da Tibetani.
Guang Hui (光辉)
01.56.100 marca Guang Hui (光辉) - periodo: giugno 1999 - trovato in un albergo in Tibet - testo in cinese (tradotto): 次性宾馆卫生用纸 (Carta igienica monouso per alberghi) = "一次性" = monouso, "宾馆" = hotel, "卫生用纸" = carta igienica
各 800 票工纸 → probabile riferimento alla lunghezza o quantità (forse 800 fogli o unità). Il termine "票工纸" sembra una forma arcaica o una stampa errata per “卷纸” – carta in rotolo.
Uso previsto: carta igienica monouso per alberghi
Guang Hui (光辉) è la marca del rotolo. Significato del nome: Guang (光) = luce - Hui (辉) = splendore, brillantezza. Quindi Guang Hui può essere tradotto come "Splendore" o "Luce Brillante"
CURIOSITA'
1) In Tibet, specie in passato e ancora in molte aree rurali, l’acqua era scarsa e quindi i bagni non usavano lo scarico: venivano usati bagni a secco, con un foro nel pavimento. Per ridurre odori e umidità veniva sparsa cenere. Nella maggior parte delle case tradizionali tibetane, il bagno si trovava al secondo piano (o più in alto) e sempre sul retro della casa, esposto a nord e quindi sul lato più freddo. La stanza immediatamente sotto il bagno, isolata dal resto della casa, aveva una piccola porta o sportello all'esterno. Quindi si facevano i bisogni attraverso il foro nel pavimento e i rifiuti cadevano direttamente nella stanza di raccolta sottostante, senza tubi o altri meccanismi intermedi. Ogni sera, la cenere del fuoco della cucina veniva raccolta in secchi e depositata in un bidone aperto nel bagno, in cui era infilata una piccola vanga di legno. Si usava la vanga per raccogliere la cenere e spargerla attraverso il foro una volta finito. Lo strato di cenere tra i rifiuti riduceva sicuramente al minimo gli odori del water, anche se non li eliminava completamente. Un altro fattore che contribuiva era che il bagno stesso si trovava a una certa distanza (almeno tre o quattro metri e mezzo) dal locale sottostante dove venivano raccolti i rifiuti. Il Potala, residenza storica del Dalai Lama, aveva bagni in corrispondenza dell’angolo nord (“Changsur”) del palazzo, con una caduta verticale di decine di metri: era uno dei bagni più elevati del mondo. Ogni fine autunno, i contadini tibetani arrivavano con asini per raccogliere questi “fertilizzanti” mescolati a cenere e portarseli in campagna .
(nelle foto il foro per il water del Palazzo Potala)