Carta igienica di bambù
La produzione della carta igienica al bambù è sorprendentemente semplice: sia la carta di bambù, sia quella tradizionale seguono processi di fabbricazione simili ma, i prodotti di carta al bambù utilizzano il bambù al posto di trucioli di legno o carta riciclata. Innanzitutto, i produttori scompongono la pianta di bambù in fibre e aggiungono queste fibre a una miscela che le trasforma in una polpa di bambù. Una volta che le fibre sono diventate polpa, vengono ammorbidite, pressate e modellate per formare il foglio di carta vero e proprio. Successivamente, si asciugano i lunghi fogli di carta fino a raggiungere l'umidità appropriata. A questo punto si arrotola la carta in lunghi rotoli, li si taglia in rotoli più piccoli e li si confeziona per la vendita. Alla fine, che si tratti di cellulosa di albero vergine o di cellulosa di bambù, il processo di produzione della carta igienica è per lo più lo stesso.
È ecologica? In generale, i prodotti a base di bambù sono tra i più ecologici. Non solo sono realizzati con materiali sostenibili, ma si decompongono completamente e rapidamente. Grazie alla sua capacità di creare prodotti morbidi e robusti, il bambù è la scelta principale per molti prodotti, dall'arredamento della casa all'abbigliamento. La pianta di bambù è così robusta grazie alle sue sezioni corte separate da anelli.
Il bambù è una risorsa estremamente rinnovabile che occupa meno spazio, cresce in molte parti del globo ed è la pianta a crescita più rapida al mondo: può crescere fino a 80 cm al giorno. Grazie alla sua rapida crescita, il bambù può essere ripristinato immediatamente dopo l'uso, senza l'uso di fertilizzanti o pesticidi
Nel complesso, la carta igienica al bambù si decompone molto meglio rispetto alla carta igienica tradizionale. Per quanto riguarda la morbidezza, la carta igienica riciclata tende ad essere la meno soffice, mentre la carta igienica al bambù e quella a base di cellulosa vergine si equivalgono.
Ogni rotolo BPlanet è confezionato in carta riciclata con rappresentata un'opera d'arte che affronta il tema del cambiamento climatico o dell'inquinamento da plastica degli oceani. I rotoli sono realizzati al 100% in bambù non sbiancato, 100% vegano e color crema. Temi presenti in collezione:
10.03.005 informazioni varie sul Bambù
10.03.010 una bambina seduta fra i bamboo
10.03.015 tanti animali di plastica (?)
10.03.020 ambiente sottomarino con una tartaruga intrappolata nella plastica
10.03.025 natura incontaminata esce da un libro adagiato su terra arida
10.03.030 un pesce “industriale” nel mare inquinato
10.03.035 un mix super concentrato di natura, animali e tecnologia
10.03.040 un mare incontaminato dentro un bicchiere di plastica nel deserto
10.03.500 marca Linhua Qiangen Textile Co di Jinhua Zhejiang (Cina) - anno: 2025 - importato in Italia da Y&H srl di Matera - scritte: "Every day, Products From QianGen Bring Joy to Families Around the World!" (Ogni giorno i prodotti QianGen portano gioia alle famiglie di tutto il mondo!)
Il bagno è forse la stanza della casa in cui produciamo più rifiuti, la maggior parte di questi costituiti da plastica non riciclabile: pannolini, assorbenti, flaconi di saponi e detersivi, contenitori di make up e profumi e, più di tutto, montagne di carta igienica. Una delle soluzioni per rendere le nostre attività in bagno più sostenibili e low waste è l’utilizzo della carta igienica lavabile.
Si tratta, essenzialmente, di minuscoli asciugamani di forma allungata, realizzati in tessuto di spugna, da utilizzarsi dopo essere andati in bagno in sostituzione della carta igienica normale: si usano, si raccolgono tutti in un contenitore, si lavano in lavatrice e sono pronti per essere usati di nuovo.
Esistono numerosi produttori di carta igienica lavabile: si tratta perlopiù di sarti o artigiani che vendono il prodotto su portali dedicati all’handmade, ma esistono anche alcuni brand che si sono specializzati nella produzione di carta igienica riutilizzabile e di altri oggetti corollari come, ad esempio, i sacchetti impermeabili per la raccolta di quelli sporchi che attendono di essere lavati. Sui social sono tanti gli utenti che raccontano di come hanno realizzato la carta igienica lavabile con il fai da te, da vecchi asciugamani o lenzuoli di cotone. Semplicemente, si ritagliano e si ricavano quadratini da usare come pezzette che vengono tenute in una scatola vicino al wc e stoccate in un bidoncino in attesa di essere lavate in lavatrice.
Ci si potrebbe chiedere se questo sistema di pulizia delle parti intime sia sicuro e prevenga la diffusione di germi e malattie – soprattutto se si è in una casa con altre persone, con le quali si condivide il bagno e, conseguentemente, anche la carta igienica. Tre sono i momenti ai quali prestare particolare attenzione:
Conservazione della carta sporca: è opportuno prevedere un periodo di ammollo (in acqua e sapone) dei vari pannetti in modo che abbia inizio il processo di igienizzazione.
Trasferimento in lavatrice: quando trasferiamo i panetti in lavatrice è necessario munirsi di guanti in modo da non entrare direttamente in contatto con lo sporco presente sui tessuti e strizzare bene i panni dall’acqua dell’ammollo.
Lavaggio: la fase del lavaggio è particolarmente importante per la nostra salute, poiché serve ad abbattere tutti i batteri presenti sulle salviette lavabili. Per essere distrutto, il batterio Escherichia coli ha bisogno di lavaggi ad alte temperature.
Vantaggi: la carta lavabile è una soluzione alternativa alla tradizionale carta in cellulosa che contempla la distruzione di alberi per essere prodotta (oltre 270.000 alberi vengano abbattuti per alimentare la produzione di carta igienica), l’aggiunta di sostanze chimiche per essere sbiancata, i costi ambientali legati al trasporto e agli imballaggi (spesso in plastica). La carta lavabile, inoltre, è molto più morbida e delicata della carta usa e getta in commercio.
Svantaggi: la necessità di raccogliere tutti i pannetti e lavarli con accuratezza, un’incombenza non da poco, specie se in casa si è in tanti. Questione economica: da un lato il costo elevato di una confezione di carta igienica lavabile può essere ammortizzata dal fatto che non si dovrà più comprare carta igienica usa e getta, dall’altro i costi legati al lavaggio dei pannetti (utilizzo di detersivo, lavaggi in lavatrice ad alte temperature non molto ecologici e particolarmente energivori) rappresentano comunque una spesa non da poco sul bilancio domestico. La compresenza di strappi usati da persone diverse all’interno dello stesso cesto favorisce la contaminazione e la proliferazione di batteri anche pericolosi per la salute.
Consigli: molti preferiscono limitare l’uso alla sola urina, per evitare che residui solidi possano macchiare irreparabilmente le salviette. Altri non esitano ad usarli anche per le feci ma consigliano di tenere due contenitori separati accanto al gabinetto – uno per raccogliere le salviette sporche di urica, un altro per quelle sporche di feci. Si consiglia, infine, l’uso combinato del bidet come metodo per igienizzare le parti intime prima di procedere all’asciugatura con le salviette che, a questo punto, svolgerebbero una funzione simile a quella degli asciugamani, finendo per sporcarsi il minimo.