君舒 (Jūnshū)
01.20.100 marchio 君舒 (Jūnshū) – il nome del marchio, che può essere tradotto come “Comfort del Signore” o “Comfort nobile” - nome del prodotto (卫生纸 (Wèi shēng zhǐ) – periodo: fra il 1988 e il 1998 - significa semplicemente “carta igienica”. Altre scritte: 质地柔软 (zhì dì róu ruǎn) – significa “consistenza morbida”. Fabbrica: 厂址:三河市城南派出所东 – Indirizzo della fabbrica: "A est della stazione di polizia di Chengnan, città di Sanhe (三河市)".
Sanhe è una città nella provincia dell’Hebei (河北省), vicina a Pechino. Il Marchio 君舒 (Jun Shu) è stato registrato in Taiwan nel 1987 (numero di registrazione 00396219), ufficializzato nel 1988 e scaduto nel 1998
金鱼牌卫生纸 (Gold-Fish)
01.20.150 marca: 金鱼牌卫生纸 (Gold-Fish Toilet Paper) dove "金鱼牌" (jīn yú pái) significa "Marca Pesce Rosso" e "卫生纸" (wèishēngzhǐ) significa "carta igienica". Sulla confezione appare il logo “Blic”, probabilmente una marca commerciale usata per l’export o distribuzione - nazione: Repubblica Popolare Cinese - lo si legge chiaramente in inglese: “Made in the People's Republic of China” e in cinese: “中华人民共和国制造” - periodo: fine anni '80 primi anni '90 - altre scritte in cinese: “舒适柔软 吸水性强” → “Confortevole, morbida, forte capacità di assorbimento”
Produttore e stabilimento: sulla confezione è riportato: 北京轻工进出口公司监制 → “Supervisionato dalla Beijing Light Industry Import & Export Corp.” - 徐水县造纸厂 徐水西行约2Km → “Fabbrica di carta di Xushui, circa 2 km a ovest di Xushui”
Xushui (徐水) è una contea della città di Baoding, nella provincia di Hebei, Cina settentrionale
Beijing Light Industry Import & Export Corp. era parte di un sistema statale di controllo e promozione dei beni di consumo leggeri (tra cui carta igienica). Aveva sede a Pechino ed era responsabile della supervisione di qualità e delle esportazioni. La presenza del suo nome sulla confezione del rotolo di Xushui indica che quel prodotto era autorizzato per l’esportazione o supervisto per la vendita anche fuori Cina.
宝宝牌 (Baby Brand)
01.20.175 marca: 宝宝牌 (Baby Brand) - nome in inglese visibile: Baby Brand Toilet Tissue – Extra Soft and Absorbent - nazione: Shanghai, Cina - periodo: produzione tipica di massa, probabile periodo anni ’80–’90 - grafica: immagine di un bambino che gattona, combina stampa in verde e rosa su carta bianca: stile semplice e funzionale - altre scritte: “宝宝牌” (Bǎobao pái) significa letteralmente “marchio Baby” o “Baby Brand” - “卫生纸” (wèishēngzhǐ) = carta igienica - le scritte sotto il marchio suggeriscono caratteristiche come: morbidezza (柔软), confort (舒适) e alta capacità di assorbimento (吸水性高) - nel cerchio: 中國 = Zhōngguó, cioè Cina - 上海製造 = Shànghǎi zhìzào, ovvero "prodotto a Shanghai", in aggiunta, è presente la dicitura in inglese ”Made in Shanghai. China”
Shanghai è la municipalità più popolata della Cina, e secondo stime del 2025, la più popolosa megalopoli del mondo, con 41,6 milioni di abitanti.
玉蘭 "Yùlán" (Magnolia)
01.20.200 marca: sconosciuta - modello Magnolia - nazione: Cina - periodo: probabile periodo anni ’80–’90
scritte (verticali in rosso) 紙質柔軟,吸水力強 (la carta è morbida e ha un'elevata capacità di assorbimento) e 衛生可靠,立寸持強 (affidabile dal punto di vista igienico, resistente e durevole )- Nel logo verde: 玉蘭 "Yùlán" (Magnolia) - sotto il logo 高級衛生紙 (carta igienica di qualità superiore)
馬頭牌 (Horse Head)
(catalogato in Burundi con 01.70.100) marca: 馬頭牌 ("Horse Head" Brand) - prodotto in Cina (come indicato in inglese e in cinese: 中華人民共和國製造) - comprato a Bujumbura in Burundi - periodo: agosto 1991 - raffigura una testa di cavallo racchiusa in un ferro di cavallo verde.
Marchio: 馬頭牌 ("Horse Head" Brand), ovvero Marca Testa di Cavallo - altri scritte: 新生紙: carta rigenerata o riciclata (probabilmente il materiale di origine) - 吸紙: carta assorbente - 木質柔軟: consistenza morbida come il legno (probabile riferimento alla cellulosa) - 衛生可靠: igienica e affidabile - 拉力特強: elevata resistenza alla trazione (molto resistente).
l rotolo è stato acquistato a Bujumbura, l'ex capitale del Burundi (dal 2018 la capitale è Gitega), una città situata sulle rive del Lago Tanganica, vicino al confine con la Repubblica Democratica del Congo. La Repubblica Popolare Cinese e il Burundi hanno instaurato relazioni diplomatiche già nel 1963. Negli anni '80 e '90, la Cina ha sostenuto il Burundi con aiuti allo sviluppo e scambi commerciali. Fonti diplomatiche e ONU attestano che il Burundi ha ricevuto forniture, beni di consumo e servizi cinesi durante quel periodo. Già negli anni '80, la Cina esportava prodotti come sapone, tessuti, carta da scrivere, carta igienica, pentolame, giocattoli, elettrodomestici nei paesi africani a basso reddito. Molti di questi erano prodotti non di marca, o con etichette generiche. È verosimile che questo rotolo 'Horse Head Brand' sia arrivato nel paese attraverso uno di questi canali di importazione.
stile “shōjo”
01.20.250 produttore: sconosciuto - nazione: Repubblica Popolare Cinese - periodo: fine anni '90 o primi 2000 - il rotolo presenta una vivace grafica ispirata al mondo dell’animazione giapponese, raffigurando un personaggio femminile biondo con fiocco rosso e fiore, in stile anime / “shōjo” (cartoni per ragazze). Il fondo dell’incarto è decorato con fiocchi di neve su sfondo blu, evocando freschezza e purezza - i testi in cinese semplificato confermano che è destinato al mercato della Cina continentale (non Taiwan o Hong Kong): 洁白无尘 = “Bianchissimo, senza impurità” - 柔软舒适 = “Morbido e confortevole” - 特级卫生纸 = “Carta igienica di qualità superiore” (letteralmente “super premium”)
Non è presente un marchio ben leggibile (nome azienda o logo), né un indirizzo o certificazione industriale. Questo fa pensare che si tratti di una produzione economica generica, tipica di cartiere cinesi minori tra la fine degli anni '90 e i primi anni 2000, che spesso usavano grafiche di richiamo (stile manga/anime) per attrarre l’attenzione dei consumatori (soprattutto per rotoli destinati a bambini o famiglie).
北京市顺义宏卫造纸厂 (Beijing Shunyi Hongwei Paper Mill)
01.20.275 marchio 北京市顺义宏卫造纸厂 (Beijing Shunyi Hongwei Paper Mill)- periodo: fine anni ’90, primi del 2000 - nazione: Cina
La Beijing Shunyi Hongwei Paper Mill, con sede nel villaggio di Hualikan (花梨坎村), città di Tianzhu, distretto di Shunyi, Pechino, capitale della Cina e centro politico e culturale della città, è stata fondata il 4 giugno 1997 a Pechino. La fabbrica produce principalmente carta igienica. L'azienda impiega circa 100 dipendenti
scritte sul rotolo: 宏卫造纸厂 (Hóng Wèi zàozhǐ chǎng) “Hongwei Cartiera” – nome completo della fabbrica: Hongwei Paper Mill - 卫生经济实用 (wèishēng jīngjì shíyòng) “Igienico, economico, pratico” - 质地柔软 吸水性强 (zhìdì róuruǎn xīshuǐxìng qiáng) “Morbido al tatto, ad alta capacità di assorbimento” - 北京市顺义县宏卫造纸厂 (Běijīng shì Shùnyì xiàn Hóng Wèi zàozhǐ chǎng) “Hongwei Paper Mill del distretto di Shunyi, città di Pechino” - 地址:顺义县天竺花梨坎 (dìzhǐ: Shùnyì xiàn Tiānzhú Huālíkǎn) “Indirizzo: Hualikan, Tianzhu, distretto di Shunyi” - 电话:6456 1113 “Telefono: 6456 1113” - Il carattere 超 (chāo) spesso usato in confezioni per indicare "super" o "sovra-qualità" (es. “super morbido”).
金光集团亚洲浆纸 (Jīn Guāng Jítuán Yàzhōu Jiāngzhǐ)
01.20.300 marchio 金光集团亚洲浆纸 (Jīn Guāng Jítuán Yàzhōu Jiāngzhǐ) → Tradotto: "Gruppo Golden Light – Asia Pulp & Paper" - produttore: APP (Asia Pulp & Paper) - periodo: fra il 2000 e il 2008 - nazione: Cina - uso dichiarato: 商用消費專用 → Esclusivamente per consumo commerciale (hotel, fabbriche, enti pubblici, welfare aziendale) - stabilimento produttore: 金紅叶紙業(蘇州工業園區)有限公司 Gold Hongye Paper (Suzhou Industrial Park) Co., Ltd. - sede: Jiangsu Province, Suzhou City, Loufeng Industrial Zone, 1 Jinyuan Road 江苏省苏州市工业园区娄葑镇金葑路1号
Asia Pulp & Paper (APP), ufficialmente 金光集团亚洲浆纸 (Jīn Guāng Jítuán Yàzhōu Jiāngzhǐ), è una delle più grandi aziende al mondo nel settore cartario. Fondata nel 1972 da Huang Yi-chong come ramo del conglomerato indonesiano Sinar Mas Group, ha la sua sede principale a Giacarta, ma una parte rilevante della sua attività si svolge in Cina. APP ha iniziato le sue operazioni in Cina nel 1992 e, nel 1996, ha fondato Gold Hongye Paper Co. Ltd. nel Suzhou Industrial Park. Oggi questa controllata è uno dei principali produttori cinesi di carta tissue, con 14 stabilimenti e oltre 12.000 dipendenti. I suoi marchi più noti includono Qingfeng (清风) e Virjoy, venduti in hotel, uffici, ospedali e supermercati. La gamma produttiva va dalla carta igienica alla carta per uso medico e industriale, fino a soluzioni per la ristorazione e l’ufficio. La filiera è completamente integrata (piantagione → polpa → prodotto finito), e molte fabbriche hanno ottenuto certificazioni internazionali come ISO 9001, ISO 14001 e PEFC. Nel 2012, APP ha annunciato la sua “Sustainability Roadmap Vision 2020”, impegnandosi ufficialmente alla deforestazione zero. Tuttavia, l’azienda è stata più volte criticata da ONG internazionali come Greenpeace e WWF per problemi legati a incendi, deforestazione e uso di fornitori controversi in Indonesia. Alcune certificazioni sono state sospese temporaneamente (es. da parte di Singapore nel 2015). Nonostante queste controversie, APP resta un gigante dell’industria cartaria, presente in oltre 160 Paesi, con decine di milioni di tonnellate di capacità produttiva annua. Il gruppo è ancora guidato dalla famiglia del fondatore: Huang Chih-yuan, figlio del fondatore, è uno dei principali dirigenti.
CURIOSITA'
1) Un riferimento all’uso della carta igienica in Cina risale addirittura al 589 circa, quando lo studioso-funzionario Yan Zhitui (531–591) scrisse: "La carta su cui sono presenti citazioni o commenti dei Cinque Classici o nomi di saggi, non oso usarla per scopi igienici." - Durante la tarda dinastia Tang (618–907 d.C.), un viaggiatore arabo in Cina nell'anno 851 d.C. osservò: "... loro [i cinesi] non si lavano con l'acqua quando hanno fatto i loro bisogni; ma si asciugano solo con la carta." Si ha notizia che la corte imperiale cinese della dinastia Han, creò della carta igienica con seta e corteccia d'albero nell'anno 851 d.C.; questa era riservata all'uso degli imperatori e delle loro famiglie. Durante i primi anni del XIV secolo, è stato registrato che solo in quella che oggi è la provincia dello Zhejiang, venivano prodotte annualmente dieci milioni di confezioni da 1.000 a 10.000 fogli di carta igienica. Durante la dinastia Ming (1368–1644 d.C.), nel 1393 è stato registrato che veniva prodotta una fornitura annuale di 720.000 fogli di carta igienica (circa 60 x 90 cm) per l'uso generale della corte imperiale nella capitale Nanchino. Dai registri dell'Ufficio Imperiale delle Forniture di quello stesso anno, è stato anche registrato che solo per la famiglia imperiale dell'imperatore Hongwu venivano prodotti 15.000 fogli di carta igienica speciale in tessuto morbido, e ogni foglio di carta igienica era profumato.
2) Prima dell’introduzione della carta per l’igiene personale, in Cina, Giappone e in altre aree dell’Asia Orientale venivano comunemente usati i cosiddetti “shit-sticks” (cèchóu (廁籌): sottili bastoncini di bambù, legno o a volte ceramica, lunghi circa 15–25 cm, levigati per evitare ferite e usati per pulire l’ano dopo la defecazione. Questi strumenti rimasero in uso almeno fino al VI secolo d.C. Ne sono stati ritrovati esemplari a Dunhuang e in monasteri buddhisti cinesi. Alcuni erano persino iscritti con testi o simboli religiosi, a indicare un possibile uso anche spirituale o rituale. Nella tradizione zen giapponese, i bastoncini (in giapponese chūgi) erano utilizzati anche nei monasteri. I monaci zen facevano uso del “shit-stick” sia per scopi igienici sia per rappresentazioni simboliche nei kōan (paradossi spirituali usati nella meditazione). Uno dei kōan più noti recita: “Che cos’è il Buddha?” “Un bastone per pulirsi il sedere.” Questo tipo di risposta paradossale è tipico del Chan/Zen, e ha lo scopo di scuotere il pensiero razionale. Il messaggio è: anche ciò che è apparentemente vile o terreno può contenere la verità assoluta. Le scoperte archeologiche confermano l’uso di questi bastoncini già nella Dinastia Han (fino al I secolo a.C.–I secolo d.C.):. A Xuanquanzhi, una stazione postale sul percorso della Via della Seta vicino a Dunhuang, sono stati rinvenuti, nel 1992, alcuni bastoncini di legno o bambù avvolti da tessuto, collegati a residui fecali contenenti uova di parassiti. I manufatti si trovano presso il Gansu Institute of Cultural Relics and Archaeology (vedi foto). In assenza di carta, anche il bagno in acqua era un metodo comune di pulizia. In Giappone e in Cina, l’acqua corrente, i fiumi e le tinozze nei monasteri erano utilizzate come forma di igiene post-defecazione, ma anche come rituale di purificazione spirituale.
3) Le “Pig Toilets” nella Cina rurale erano latrine costruite direttamente sopra o accanto a un porcile. Gli escrementi umani cadevano direttamente nel recinto dei maiali, che li consumavano come parte della loro dieta. Questo sistema, diffuso in molte aree rurali della Cina meridionale, del Sud-est asiatico e persino in alcune zone dell’India, è stato utilizzato fino al XX secolo, soprattutto dove le risorse erano scarse e ogni materiale organico veniva riutilizzato. Una piccola casetta in legno o mattoni, spesso a pochi metri dall’abitazione, pavimento forato o botola, sotto cui si trovava il recinto del maiale, a volte vi era una canaletta per convogliare l’urina e le feci direttamente nella mangiatoia. Un sistema “ecologico”… ma pericoloso. Vantaggi: risparmio di cibo: gli scarti umani diventavano parte della dieta animale, eliminazione “automatica” dei rifiuti: niente fosse settiche o svuotamenti manuali. massima efficienza delle risorse in ambienti agricoli poveri. Svantaggi: altissimo rischio sanitario: i maiali, mangiando feci umane, diventavano vettori di parassiti, batteri e virus, come l’epatite E, il colera e altre infezioni intestinali.
Via della Seta vicino a Dunhuang, sono stati rinvenuti nel 1992 alcuni bastoncini di legno o bambù avvolti da tessuto, collegati a residui fecali contenenti uova di parassiti. I manufatti si trovano presso il Gansu Institute of Cultural Relics and Archaeology
Pig toilets. Modellino funerario in ceramica grigia - epoca: Dinastia Han (206 a.C. – 220 d.C.) - funzione: rappresenta una piccola costruzione in cui la parte superiore è una latrina e la parte inferiore è un recinto per i maiali.