Il Messico è una repubblica federale presidenziale composta da 32 entità federative (31 stati più Città del Messico). La capitale dello Stato è Città del Messico. Il Messico confina con Stati Uniti d'America, Belize e Guatemala. Ha una superficie di 1.972.550 km² e 129.976.000 abitanti. Il 60% della popolazione è costituita da meticci, di discendenza mista europea (prevalentemente spagnola) e indigena. Gli amerindi, appartenenti a varie nazioni indigene (come i maya), rappresentano il 20% dei messicani. Il 16% degli abitanti è invece di origine europea. Si tratta soprattutto di persone di origine spagnola, anche se vi sono: italiani, francesi, tedeschi, polacchi, russi e inglesi. In Messico, a livello costituzionale, de iure non esiste una lingua che venga designata come lingua ufficiale. Tuttavia, la Ley General de los Derechos Lingüísticos riconosce lo status di lingua nazionale allo spagnolo e alle lingue indigene native del territorio.
Kimberly Clark de México
01.67.200 marca Kimberly Clark de México, S.A.B. de C.V. - prodotto in Messico (Hecho en México) - periodo: molto probabilmente fra il 2007 e il 2011 – confezionato singolarmente in incarto grigio con motivo marmorizzato e logo Kleenex su fondo blu e dettagli dorati.
Produttore: Kimberly Clark de México, S.A.B. de C.V. - Jaime Balmes No. 8, piso 9 - Col. Los Morales Polanco, C.P. 11510 - Ciudad de México, D.F.
L'origine di KCM risale alla cartiera "La Aurora" del 1925, situata nel comune di Naucalpan, nello Stato del Messico. Nel 1932, la Kimberly-Clark Corporation entrò in Messico con i suoi marchi Kotex e Kleenex. Il primo impianto venne aperto a Ecatepec, dando inizio a una lunga storia di sviluppo industriale nel Paese. Negli anni ’50 e ’60, la filiale messicana cresce rapidamente grazie all’introduzione di marchi internazionali come Kleenex®, e allo sviluppo di prodotti destinati al mercato locale. Nel 1959, la Kimberly-Clark Corporation acquisì il 100% del capitale della cartiera La Aurora, diventando così Kimberly-Clark de México. Nel 1973, l’azienda diventa Kimberly-Clark de México, S.A. de C.V., trasformandosi in società per azioni quotata in Borsa sul mercato messicano (BMV). Questo segna un passo decisivo verso l’autonomia finanziaria e operativa. Negli anni ’80 e ’90, sotto la direzione dell’imprenditore Claudio X.González Laporte, KCM modernizza i propri stabilimenti, espande la capacità produttiva e acquisisce impianti strategici in tutto il Paese. Vengono lanciati altri marchi importanti, tra cui Huggies, Kotex, Petalo, Suavel e Depend. Nel 2007, l’azienda cambia ragione sociale in Kimberly-Clark de México, S.A.B. de C.V., dove S.A.B. sta per Sociedad Anónima Bursátil, segnalando l'apertura a nuovi investitori e il consolidamento come gruppo pubblico a capitale variabile. Negli anni 2010-2020, KCM si espande ulteriormente nei canali professional (per ospedali, uffici e hotel) e investe in tecnologie per la sostenibilità ambientale, con impianti a Orizaba, Bajío, Ramos Arizpe, Sitio del Niño, Toluca e Texmelucan. Oggi Kimberly-Clark de México è una delle più grandi aziende manifatturiere del Paese, con oltre 8.000 dipendenti, numerosi stabilimenti e una presenza dominante nel retail. È controllata in parte da Kimberly-Clark Corporation (USA), ma con gestione e azionariato prevalentemente messicani.
CURIOSITA'
1) Arte d’avanguardia – l’opera Toilet Ventilator (1997) di Gabriel Orozco fissa tre rotoli di carta igienica sulle pale di un ventilatore da soffitto che, azionato, “disegna” scie di carta nell’aria; esposta più volte, oggi fa parte delle collezioni mostrate al Museo Jumex. (vedi sezione Arte extra Europa)
2) Il “10 Toques Challenge” (mar-apr 2020) – In tempi di molteplici quarantene in tutto il mondo a causa della pandemia di Coronavirus, un buon modo per passare il tempo è stato quello di partecipare a sfide virali, la più popolare tra i tifosi di calcio era la #10ToquesChallenge, che consisteva nel toccare un rotolo intero di carta igienica 10 volte e caricarlo sui social media. Per quanto riguarda l'America, uno dei pochi calciatori che aderirono all'iniziativa fu il colombiano Roger Martínez ma, nella squadra femminile dell'Águilas, partecipò Jana Gutiérrez. La centrocampista blu-crema è riuscita a svolgere il test senza complicazioni e dopo averlo completato ha sfidato la sua compagna di squadra Jennifer Muñoz a farlo, lasciando anche lei il messaggio ai tifosi "Io resto a casa" .
3) Il rotolo che fermò una partita. Il 29 aprile 2006, ultima giornata del torneo Clausura 2006 della Liga MX - partita: Veracruz vs Monarcas Morelia - luogo: Stadio Luis "Pirata" Fuente, Veracruz (Messico) - Durante una partita decisiva per la salvezza del Veracruz, al 65° minuto un tifoso dagli spalti lanciò un rotolo di carta igienica contro l’assistente di linea Isabel Tovar Díaz, una delle prime donne ufficiali di gara nella massima serie messicana. Il gesto, apparentemente goliardico ma violento, costrinse l’arbitro Adolfo Aquino a interrompere momentaneamente la gara. L’autore fu fermato dalla polizia e scortato fuori dallo stadio. «Al 65º minuto, un pazzo lanciò un rotolo di carta igienica all’assistente numero 2 Isabel Tovar; l’arbitro sospese l’incontro e la polizia portò via il colpevole.» (Mediotiempo, 30 aprile 2006 – Diego Hdz. Tejeda). Dopo la ripresa del gioco, il Veracruz vinse 1-0 con un gol di Lucas Ayala al 72’, garantendosi così la permanenza in prima divisione.
4) Asta doganale – nel settembre del 2012 furono messi all’incanto 24.000 rotoli di carta igienica da parte del SAT (Servicio de Administración Tributaria) del Messico. Questa notizia ha rapidamente acquisito tono folklorico nelle community messicane, ripresa in blog, forum e social, dove si è parlato scherzosamente della “pioggia di rotoli” all’asta. Estratto citato dal documento "LOTE DE ROLLOS DE PAPEL HIGIÉNICO APROXIMADAMENTE 24,000 PIEZAS. $22,745.00. SAT COMERCIO EXTERIOR."
5) in Messico l'arrivo della carta igienica avvenne durante il Porfiriato, nel XIX secolo (il Porfiriato è il periodo della storia del Messico in cui il generale Porfirio Díaz fu al potere, in modo quasi ininterrotto, tra il 1876 e il 1911), ma veniva venduta come prodotto medicinale a un prezzo non molto accessibile per la popolazione. A partire dagli anni '50, le persone iniziarono a preferire la carta al giornale
6) Secondo un articolo di El Modo (El antes y después del papel higiénico), si afferma che: « …en los 80, el entonces presidente Miguel de la Madrid, impuso una ley donde los baños públicos, hoteles y restaurantes tuvieran papel higiénico.» (Negli anni ’80, l’allora presidente Miguel de la Madrid impose una legge affinché i bagni pubblici, gli hotel e i ristoranti fossero dotati di carta igienica.»). Questa fonte, pur non citando una legislazione specifica, attribuisce la nascita di questa norma all’amministrazione De la Madrid, ponendola come momento di svolta nella percezione della carta igienica come bene pubblico. Nel Reglamento de la Ley General de Salud relativo ai servizi igienico-sanitari, risalente a un periodo simile, si legge: «Los sanitarios deberán estar provistos cuando menos de: a) Servicio de agua corriente; b) Mingitorios e inodoros con dotación de papel higiénico; c) Lavabos; d) Jabón para el aseo de las manos; e) Toallas de papel…» («I servizi igienici devono essere dotati almeno di: a) Acqua corrente; b) Orinatoi e water con fornitura di carta igienica; c) Lavabi; d) Sapone per lavarsi le mani; e) Asciugamani di carta…»)
7) Un’idea sfacciata: un imprenditore messicano lancia la carta igienica “Trump” (Associated Press da Città del Messico – Mercoledì 31 maggio 2017)
Un imprenditore messicano, offeso dagli insulti rivolti da Donald Trump ai suoi connazionali, ha deciso di cogliere una possibile svista nelle strategie di branding del magnate americano. L’avvocato d’affari Antonio Battaglia sta lanciando un marchio di carta igienica chiamato “Trump”, commercializzato con gli slogan: “Morbidezza senza frontiere” “Questo è il muro che, sì, pagheremo”. L’Istituto Messicano della Proprietà Industriale ha concesso alla Trump Organization marchi registrati sul nome "Trump" in settori come costruzioni, hotel, turismo, immobiliare e servizi finanziari ma l’organizzazione di Trump non ha pensato di coprire la categoria della “carta igienica” (in spagnolo: papel higiénico), e la richiesta di registrazione di Battaglia è stata approvata nell’ottobre 2015. Le confezioni sono previste in produzione entro l’anno, con il 30% dei profitti promesso a programmi di sostegno per i migranti. Battaglia ha dichiarato di essersi sentito “davvero infastidito” quando Trump ha lanciato la sua candidatura presidenziale, descrivendo i migranti che entrano illegalmente negli USA come criminali, narcotrafficanti e stupratori “Il mio pensiero è stato: non possiamo restare in silenzio, giusto?”, ha raccontato al telefono dalla città di León, nel Messico centrale. “Di fronte a questo insulto, ho pensato: metterò anche io il mio granello di sabbia, come risposta.” Battaglia ha firmato un contratto per produrre un primo lotto dal valore di circa 400.000 pesos (circa 21.400 dollari), sufficiente per riempire due camion cargo. Un prototipo della confezione, fornito da Battaglia, contiene quattro “puros rollos” – un doppio senso in spagnolo che significa sia “rotoli puri” sia “fandonie pure”. La confezione mostra un personaggio a cartone animato sorridente che fa il gesto del pollice in su. Non è una copia esatta di Trump, ma i caratteristici ciuffi biondi sono un chiaro richiamo alla celebre acconciatura dell’ex presidente. Battaglia sostiene di essere perfettamente in regola con la legge messicana, essendo titolare del marchio registrato, senza alcun legame diretto tra il suo prodotto e Donald Trump o la sua immagine.