Il Guatemala è uno Stato dell'America centrale. Nel 2019 aveva circa 17.500.000 abitanti. Confina con Messico, Belize, El Salvador e Honduras. Si affaccia sull'oceano Pacifico e sul golfo dell'Honduras. La capitale è Città del Guatemala, che con i suoi 5 milioni di abitanti risulta essere la città più popolosa dell'America centrale, dopo Città del Messico. Il Guatemala è una repubblica presidenziale. Secondo i dati del censimento nazionale (2002) il 42% della popolazione è di origine meticcia (mestizos); questi sono chiamati ladinos e il 13% è composta da discendenti degli europei (soprattutto spagnoli ma anche tedeschi, francesi, inglesi, italiani e scandinavi). Il rimanente 41% circa della popolazione è suddiviso fra diverse etnie: K'iche': 9,1%, Kaqchikel: 8,4%, Mam: 7,9%, Q'eqchi': 6,3%, altre etnie maia: 8,6%. Fra le etnie di tipo ladino vi sono i garifuna, discendenti da schiavi di origine africana. La lingua ufficiale è lo spagnolo.
Dr. Bel
01.71.100 marchio Dr. Bel – distirbuito da Arimany - periodo: prima metà anni '90 - nazione: Guatemala ("Producto Centroamericano hecho en Guatemala").
Arimany è specializzata nella produzione e distribuzione di carta e prodotti cartacei in Guatemala, tra cui carta igienica, quaderni, buste, cartoncini, articoli di cancelleria e igiene. E' un'azianda attiva a pertire dei primi anni '90.
Sulla pagina Facebook di un utente del Guatemala, nel giugno 2023, è nata una discussione in merito alla carta igienica Papagayo (distribuita da Arimany) fra i numerosi commenti molti citano la carta igienica Dr. Bel:
«Y el papel Dr. Bel era de esos tiempos…» (e la carta Dr. Bel era di quell’epoca) = lo scrive un ex-dipendente che ricorda i prodotti Arimany dei primi anni ’90.
«…Dr. Bel, el rollo azul y blanco…» (Dr. Bel, il rotolo blu e bianco) = un utente descrive i colori dell’incarto e li collega ai ricordi d’infanzia.
«Yo compraba Dr. Bell en la tienda del barrio…» (Io compravo Dr. Bell al negozietto del quartiere) = memoria di reperibilità capillare nei colmados (minimarket di quartiere) in Guatemala.
«Después llegó Scott, pero Dr. Bel era más barato…» (Poi arrivò Scott, ma Dr. Bel costava meno)
Più commentatori ricordano Dr. Bel come un rotolo “storico” dei primi anni ’90, facilmente reperibile e alla portata di tutte le tasche, viene spesso citata la grafica blu e bianca, segno distintivo del brand. Alcuni utenti notano che dopo qualche anno il prodotto fu progressivamente soppiantato dai rotoli Scott, percepiti più costosi ma di qualità superiore.
Papelera Internacional, S.A. (PAINSA)
01.71.200 marchio "Super Klean" – prodotto da: Papelera Internacional, S.A. (PAINSA) - periodo: anni '90 ? - nazione: Guatemala (stabilimento di produzione: Km 129, Carretera al Atlántico, Río Hondo, Zacapa, Guatemala - sede amministrativa: 16 Calle 5-68, Zona 11, Ciudad de Guatemala)
scritte: Haciendo un buen papel en nuestra Guatemala (Facendo una buona carta nella nostra Guatemala) - ESTE PRODUCTO DE CALIDAD: ES SEGURO PARA SU SALUD, ES BIODEGRADABLE, NO CONTAMINA EL AGUA, NO ES TOXICO AL INCINERARLO APROPIADAMENTE, NO CONTIENE TINTA, QUIMICOS NI FRAGANCIAS, PROTEGE EL AMBIENTE (QUESTO PRODOTTO DI QUALITÀ: È SICURO PER LA TUA SALUTE, È BIODEGRADABILE, NON INQUINA L’ACQUA, NON È TOSSICO SE INCENERITO IN MODO APPROPRIATO, NON CONTIENE INCHIOSTRI, SOSTANZE CHIMICHE NÉ PROFUMI, PROTEGGE L’AMBIENTE)
PAINSA Cuando piense en papel...Piense en nosotros PIENSE EN PAPEL...UN PRODUCTO DE PAPEL, BIO-DEGRADABLE, NO CONTAMINE, ESTE PRODUCTO ESTA HECHO DE FIBRAS 100% RECICLADAS Y LIMPIAS (PAINSA Quando pensi alla carta...Pensa a noi PENSA ALLA CARTA...UN PRODOTTO DI CARTA, BIODEGRADABILE, NON INQUINARE, QUESTO PRODOTTO È REALIZZATO CON FIBRE 100% RICICLATE E PULITE)
Storia di Papelera Internacional (S.A.) e del sequestro che segnò la famiglia Corzo
Fondata formalmente nel 1980 da Juan Enrique Corzo e dal socio italo-guatemalteco Federico Motta, Papelera Internacional, S.A. (PAINSA) nacque da un piccolo laboratorio di riciclo che Corzo aveva avviato alla fine degli anni Settanta dopo aver lasciato l’impresa statunitense Boise Cascade. Con pochi macchinari installati in zona 11 di Città del Guatemala, l’azienda iniziò a produrre carta tissue per il mercato interno puntando su fibre riciclate, allora una novità assoluta nel Paese. In pochi anni PAINSA superò i 300 dipendenti e, grazie a una clientela che spaziava da scuole a hotel, divenne il primo produttore nazionale di igienica, tovaglioli e salviette – slogan: «Cuando piense en papel… piense en nosotros».
Tra 1990 e 1995 Corzo investì in un nuovo impianto lungo la Carretera al Atlántico (km 129, Río Hondo, Zacapa) capace di produrre oltre 20 000 t all’anno; nacquero i marchi Super Klean, Nube Blanca e Rosal, tutti su base 100 % riciclata. La crescita economica rese la famiglia visibile in un Guatemala ancora segnato dalla guerra civile e da un’ondata di rapimenti a scopo di estorsione.
All’alba del 18 aprile 1996 sette uomini armati del cartello «Los Pasaco» irruppero nel garage di casa Corzo, a Città del Guatemala, e sequestrarono Juan Corzo Jr. (figlio del fondatore) e il nipote Luis, di sei anni. Il gruppo sapeva di poter chiedere un riscatto elevato proprio grazie al successo di PAINSA. I due ostaggi vennero spostati fra diverse “case sicure”; la banda inviò alla famiglia cassette video e, dopo due settimane, recise l’anulare sinistro di Juan Jr. lasciandolo in un contenitore di plastica nei bagni di un fast-food per costringere il nonno a pagare.
La prigionia durò 33 giorni: il 18 maggio Juan Jr. fu liberato affinché reperisse altro denaro, mentre Luis restò in mano ai rapitori fino al 21 maggio, quando fu rilasciato vicino a Chiquimulilla. Cinque membri della banda vennero arrestati e condannati grazie alla testimonianza della famiglia, ma le minacce di ritorsioni costrinsero i Corzo a lasciare il Paese nel gennaio 1997, trasferendosi a Miami.
Nonostante il trauma, PAINSA continuò a operare in Guatemala sotto la supervisione di manager di fiducia; nel 2007 il gruppo cileno GrandBay-CMPC acquisì la totalità delle azioni, trasformando lo stabilimento di Río Hondo nel polo tissue più grande dell’America Centrale. Tra il 2014 e il 2023 sono stati installati tre nuovi molini, cinque linee di conversione d’avanguardia e un parco solare da 9 MW, mentre i marchi storici mantengono leadership di quota in Guatemala e Honduras. Oggi l’azienda, guidata dall’ing. Eduardo Font, impiega oltre 1 000 persone e continua la tradizione “green” avviata da Juan Enrique Corzo quasi mezzo secolo fa.
Luis Corzo è un artista visivo guatemalteco, noto per il suo potente progetto fotografico autobiografico “Pasaco, 1996”, che rievoca il trauma vissuto durante il sequestro subito da lui e da suo padre all’età di sei anni. Attraverso immagini ricostruite, lettere autentiche e oggetti originali, Corzo restituisce alla memoria pubblica uno degli episodi più scioccanti della criminalità in Guatemala negli anni ’90. Nato in Guatemala City nel 1990, Luis Corzo è figlio di Juan Corzo Jr. e nipote di Juan Enrique Corzo, fondatore di Papelera Internacional S.A. (PAINSA). A soli 6 anni, il 18 aprile 1996, fu rapito insieme al padre da una banda criminale nota come Los Pasaco. I due furono tenuti in ostaggio per oltre un mese in diverse località del Guatemala. Dopo la liberazione, la famiglia si trasferì negli Stati Uniti per motivi di sicurezza. Corzo ha studiato arti visive e comunicazione alla New School for Design di New York, dove ha sviluppato uno stile che unisce fotografia concettuale e documentarismo. Il progetto: “Pasaco, 1996” è una narrazione visiva ricostruita degli eventi traumatici del rapimento. Lanciato nel 2022-2023, il progetto è una combinazione di: fotografie messe in scena, in cui l’artista interpreta se stesso bambino, bendato o nascosto, in ambienti simili a quelli della prigionia - oggetti originali, come il contenitore che trasportava l’anulare reciso del padre - documenti autentici, inclusa la lettera manoscritta da Juan Corzo Jr. al padre (Juan Enrique) durante il sequestro e testimonianze: una delle più forti è la visita in carcere nel 2019 all'ex sequestratore José Luis Barahona, con cui Corzo ha voluto confrontarsi direttamente. “Non volevo solo raccontare un trauma. Volevo capire come si costruisce la memoria. Ricordare è anche un atto politico.” — Luis Corzo, intervista a The New Yorker
Papà, la situazione ha raggiunto livelli che non avrei mai potuto immaginare. È troppo per me e Luis Pedro. Non possiamo più sopportare tutto quello che ci sta succedendo. Non so cos'altro debba succedere perché tu collabori con loro e ci faccia uscire di qui. Siamo stati portati via dalla capitale (Città del Guatemala) e portati sulle montagne. Ci sentiamo entrambi male. Non so per quanto tempo Luis Pedro riuscirà a resistere, ma è troppo. Questo posto è molto peggio di dove eravamo prima. Devi risolvere urgentemente la situazione oggi stesso. Ti prego. Non capisco perché ci stia mettendo così tanto, ma non possiamo più sopportarlo. Per favore, risolvi questa situazione oggi stesso, se possibile. Non lasciarti influenzare da quello che dice nessuno. Non ne possiamo più, ti prego! Ti prego, non può essere. Questo non è un gioco. Il posto in cui mi tengono ora è terribile. Vogliono amputarmi un dito, ma li ho implorati di non farlo. Non aspettare che ciò accada o Luis Pedro diventerà molto disperato.
Mano sinistra di Juan Corzo Jr.: dopo circa tre settimane dal rapimento, l’anulare sinistro di Juan Corzo Jr. fu amputato. Il dito di Juan venne messo in un piccolo contenitore di plastica e lasciato all’interno di un gabinetto nel bagno degli uomini del ristorante Pollo Campero.
Prova di vita: due fotografie Polaroid come prova di vita furono lasciate dietro un gabinetto nel bagno del ristorante Pollo Campero. Le immagini mostrano entrambi i rapiti con gli occhi bendati. Juan appare mentre regge il quotidiano del giorno con la mano sinistra, priva dell’anulare.
CURIOSITA'
1) “Pulire la porquería” (politica): il 17 settembre 2016 i manifestanti che presidiavano il Congresso – in pieno scandalo di corruzione – cominciarono a lanciare rotoli di carta igienica contro l’edificio. «Serve per pulire lo schifo», dichiararono ai cronisti di Prensa Libre, trasformando il rotolo in un simbolo di protesta civica contro la classe politica.
2) Solidarietà d’emergenza – 1 000 rotoli per l’ospedale temporaneo
Il 29 marzo 2020 (durante l'emergenza Covid), la cartiera Grand Bay – Papelera Internacional donò 1 000 rotoli di carta igienica, 500 dispenser e altre forniture al nuovo ospedale Covid allestito nel Parque de la Industria, dimostrando il ruolo cruciale dell’industria tissue nelle crisi sanitarie locali.
Da un aticolo di quel periodo: "Il Direttore Generale, ing. Eduardo Font, ha dichiarato: “Per il team di Grand Bay – Papelera Internacional S.A. è molto importante rispondere e unirsi alle esigenze del Paese. Siamo un’impresa guatemalteca e conosciamo lo stato di calamità che affrontiamo; sosteniamo il governo del Guatemala e il popolo in generale. È nostro dovere come società preoccuparci e prenderci cura dei nostri. Siamo molto contenti di supportare: consegniamo questa donazione a nome del nostro team di collaboratori confidando che il nostro Paese si rialzi e, insieme, possiamo andare avanti.” La consegna di prodotti igienici permetterà alle autorità di offrire agli ospiti dell’ospedale temporaneo al Parque de la Industria prodotti di prima necessità e di alta qualità. Come azienda di produzione locale, Grand Bay – Papelera Internacional S.A. sostiene attivamente il popolo guatemalteco e manifesta solidarietà nei confronti del personale sanitario, delle autorità e di tutti coloro che lavorano incessantemente in questa emergenza."